Un racconto è una fessura, un taglio breve ma profondo. È un’ombra che si muove veloce sulla parete e ci obbliga a seguirla con lo sguardo. È un lampo: illumina solo per un attimo, ma quello che rivela resta. In questo libro ci sono cinque racconti. Cinque storie diverse. Cinque visioni del mondo. Nati dentro un corso di scrittura creativa, undici testi sono stati divisi in due raccolte da cinque e da sei racconti, come due stagioni dello stesso viaggio: il primo livello, dove si affacciano per la prima volta nuove voci, e il secondo livello, dove vecchie voci iniziano a farsi più consapevoli, più forti, più precise. In questo secondo gruppo, il passo si fa più profondo, più stratificato. Si parla di famiglie imperfette, di addii trasformativi, di scelte radicali che diventano rinascite. Si attraversano foreste interiori, luoghi abitati da maestri inconsapevoli, case sul mare dove il tempo si ritira, stanze segrete dove la scienza protegge e l’amore custodisce.
Si parla di famiglia, intesa come legame, rifugio, a volte anche limite. Di insegnamenti, espliciti o silenziosi, che modellano chi siamo. Di scienza che indaga e tradizione che protegge. Di quell’atto difficile e dolcissimo che è il riconoscere le proprie radici per poi, magari, decidere di lasciarle. A unire tutto ciò, la cura: quella che salva, che cambia, che si tramanda da una generazione all’altra come un’eredità silenziosa. È la cura che passa attraverso un gesto, una scelta, una rinuncia, o semplicemente attraverso una storia scritta con sincerità . Due raccolte, dunque, che raccontano non solo il frutto di un laboratorio, ma anche di un cammino collettivo. La scrittura ha insegnato a chi l’ha affrontata – e, forse, anche a chi la leggerà - che ogni storia è un modo per sporgersi un po’ più in là . Per vedere oltre. Nessuna di queste offre soluzioni. Ma tutte pongono domande. E ogni lettore, leggendo, sarà chiamato a farle rimbalzare dentro di sé. Perché chi scrive, anche quando lo fa per la prima volta, scrive per tenere qualcosa con sé e insieme darla via. È proprio in questo desiderio di essere ascoltati – e capiti – che nascono i racconti che seguono. Cinque voci, cinque tentativi di entrare in contatto. Che siano per voi, come lo sono stati per me, un invito. A restare dentro la pagina anche dopo averla voltata.
Buona lettura. O, se preferite, buon incontro.
Gli autori: Federica Devalle, Anna Maria Dileo, Tommaso Tetsuo Negro, Gloria Policaro, Maura Raviola.





