Un racconto è una fessura, un taglio breve ma profondo. È un’ombra che si muove veloce sulla parete e ci obbliga a seguirla con lo sguardo. È un lampo: illumina solo per un attimo, ma quello che rivela resta. In questo libro ci sono sei racconti. Sei storie diverse. Sei visioni del mondo. Nati dentro un corso di scrittura creativa, undici testi sono stati divisi in due raccolte da cinque e da sei racconti, come due stagioni dello stesso viaggio: il primo livello, dove si affacciano per la prima volta nuove voci, e il secondo livello, dove vecchie voci iniziano a farsi più consapevoli, più forti, più precise. In questo libro ci sono sei racconti. Sei storie diverse. Sei visioni del mondo. Nati dentro un corso di scrittura creativa, undici testi sono stati divisi in due raccolte da cinque e da sei racconti, come due stagioni dello stesso viaggio: il primo livello, dove si affacciano per la prima volta nuove voci, e il secondo livello, dove vecchie voci iniziano a farsi più consapevoli, più forti, più precise. In questo primo gruppo di racconti c’è l’energia di chi parte e l’incanto di chi scopre. Qui i racconti si muovono appena oltre il reale. Incontriamo ragazzi che viaggiano nel tempo per amore, radio che si trasformano in strumenti di giustizia, giochi di enigmi che diventano alleati nei momenti più bui, madri e figlie che trovano nella natura e nel coraggio la via per rispondere alla paura. È un universo fatto di mappe invisibili, dove le tracce si rincorrono tra lingue locali, città riconoscibili, segni misteriosi e presenze che si fanno custodi silenziosi. C’è Carmagnola, una città che diventa spazio d’incontro, scenario, personaggio. Ci sono i dialetti, che fanno capolino tra le frasi e riportano alla superficie memorie e appartenenze.
Ci sono codici da decifrare, nascosti in situazioni ordinarie, che giocano con il senso delle cose. C’è la voce, quella che guida, consola o inquieta. C’è la magia, quella viva e generosa che scorre nelle vene e si manifesta nei gesti silenziosi, nei legami profondi, nei doni che trasformano.
E poi ci sono i giovani, non come età soltanto, ma come sguardo: quello che ancora può permettersi stupore. Due raccolte, dunque, che raccontano non solo il frutto di un laboratorio, ma anche di un cammino collettivo. La scrittura ha insegnato a chi l’ha affrontata – e, forse, anche a chi la leggerà – che ogni storia è un modo per sporgersi un po’ più in là. Per vedere oltre. Nessuna di queste offre soluzioni. Ma tutte pongono domande. E ogni lettore, leggendo, sarà chiamato a farle rimbalzare dentro di sé. Perché chi scrive, anche quando lo fa per la prima volta, scrive per tenere qualcosa con sé e insieme darla via. È proprio in questo desiderio di essere ascoltati – e capiti – che nascono i racconti che seguono. Sei voci uniche, sei tentativi di entrare in contatto. Che siano per voi, come lo sono stati per me, un invito. A restare dentro la pagina anche dopo averla voltata. Buona lettura. O, se preferite, buon incontro.
Gli autori: Maria Enrica Ternengo, Adam Roxana Ancuta, Luca Fassini, Elisa Borghino, Gianluca Ramello, Marco Cignetti





